Monte Guglielmo 1957
Si parte dal cimitero di Zone seguendo il rio Valurbes. Si raggiunge la chiesetta della Madonna del Disgiolo, presso cui si possono trovare antiche orme di dinosauri su una parete di roccia dell’epoca del Triassico. Proseguendo per 20 minuti si giunge alla croce di Zone, dopodiché si gira a destra in salita seguendo il segnavia CAI 234.
Superando un cancello si entra nel pascolo di malga Aguina e si prosegue su carrareccia fino ad un’area di sosta dove si trova una pozza. Si lascia il sentiero 208 per Passabocche e si segue una traccia lungo la cresta panoramica. Da qui inizia il tratto più ripido, seguendo una traccia inerbita, da cui la vista spazia dal Monte Rosa all’Adamello.
Proseguendo si incrocia il sentiero 201, che va seguito fino al Rifugio Almici. Da questo punto si continua a salire verso la vetta, che si raggiunge in una ventina di minuti.
Al ritorno si scende fino al rifugio proseguendo poi sul sentero 227. Continuando dal sentiero, si imbocca una strada a destra e si rincontra il 227 (attenzione a non imboccare il 227A). Si costeggia la malga Palmarusso di Sotto e successivamente si giunge a Malga Casentiga.
Continuando sulla carrareccia principale si incontra l’acciottolato della Val Vandul. A fianco della strada si possono ammirare le 45 statue intagliate del “Bosco degli Gnomi”, realizzate dall’artista Luigi Zatti e rappresentanti personaggi immaginari che popolano i boschi. Si prosegue ancora e in pochi metri si raggiunge la chiesa parrocchiale, da cui si arriva al punto di partenza.